World Central Kitchen (Wck), l’organizzazione umanitaria di cui 7 operatori sono stati uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano a Gaza, a seguito di un’errata identificazione, ha annunciato di aver ripreso le sue attività nella Striscia. All’uccisione degli operatori sono trascorse quattro settimane. “La situazione umanitaria a Gaza rimane disastrosa – ha detto Erin Gore, amministratore delegato di Wck – stiamo riavviando la nostra attività con la stessa energia, dignità e attenzione nel nutrire quante più persone possibile“.

“Ad oggi – ha proseguito Gore – abbiamo distribuito più di 43 milioni di pasti e siamo ansiosi di distribuirne altri milioni. Il cibo è un diritto universale e il nostro lavoro in Palestina è stata la missione più salvavita nei nostri 14 anni di storia organizzativa”. “Continueremo – ha sottolineato – a far arrivare quanto più cibo possibile a Gaza, inclusa la parte settentrionale della Striscia, via terra, aria o mare”. “L’Idf – ha proseguito – si è scusato per l’attacco, definendolo un grave errore e affermando di aver cambiato le loro regole operative. Anche se non abbiamo garanzie concrete, continuiamo a cercare risposte e a sostenere il cambiamento con l’obiettivo di proteggere meglio Wck e tutti gli operatori delle Ong che prestano servizio altruisticamente nelle peggiori condizioni umanitarie. La nostra richiesta per un’indagine imparziale e internazionale rimane“.

L'articolo La ong Wck torna a Gaza un mese dopo l’uccisione da parte di Israele di 7 operatori. “Dobbiamo nutrire più persone possibile” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Di F. Q.